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La Piattaforma Notifiche Digitali (PND): l’avviso PNRR e indicazioni di massima per implementare la PND nel proprio ente

Ripropongo alcune note sulla Piattaforma Notifiche Digitali (PND) del 13 settembre 2022, poco dopo la pubblicazione del relativo avviso PNRR (ormai chiuso) a cura del Dipartimento per la Trasformazione Digitale. Si tratta di un post originariamente a uso dei comuni della provincia di Piacenza, per i quali nel 2022 ho svolto attività di assistenza tecnica, nell’ambito di un progetto PNRR della Regione Emilia-Romagna sotto il coordinamento del Dipartimento per la Funzione Pubblica (i cosiddetti “1000 esperti”). Le note contengono anche indicazioni preliminari su requisiti e logiche per implementare la PND nel sistema informativo locale delle pubbliche amministrazioni.
Seguirà un ulteriore approfondimento.

Su padigitale2026.gov.it è pubblicato l’avviso destinato ai comuni per l’adesione alla Piattaforma Notifiche Digitali (PND) e la sua integrazione nel sistema informativo comunale.

La PND consente di notificare con valore legale a cittadini e imprese i documenti prodotti dalla pubblica amministrazione. Il comune produce il documento da notificare in forma nativa digitale e, per farla breve, poi pensa a tutto la Piattaforma, indipendentemente dal fatto che il destinatario abbia un domicilio digitale o meno. L’allegato 2 dell’avviso pubblicato si padigitale2026.gov.it descrive in maniera molto incisiva e sintetica il funzionamento della PND.

Con l’uso esteso e sistematico della PND, a tendere, i comuni possono anche liberarsi dei complicati contratti di appalto dei servizi postali.

Come d’abitudine per il PNRR declinato sulla trasformazione digitale, l’avviso pone degli obiettivi da raggiungere e un contributo, che varia a seconda delle dimensioni del comune – da euro 23.147 a euro 69.000 per i comuni piacentini -, che si riceve al loro conseguimento. In questo caso bisogna aderire alla Piattaforma e spostare su di essa la notifica di:

  • verbali di contravvenzione al codice della strada;
  • un’altra tipologia di atto a scelta fra un breve elenco.

A ben vedere, fra gli avvisi PNRR per il digitale fin qui comparsi, questo è il meno semplice da realizzare. Non impossibile, certo, ma raggiungere l’obiettivo richiede dei prerequisiti essenziali, non eliminabili, alcuni dei quali, ma non tutti, elencati nell’allegato 2 all’avviso. Aderire e usare efficacemente la PND è l’ultima di una serie di attività fra loro collegate, ciascuna delle quali presenta a sua volta delle criticità da non trascurare. Se ci mettiamo nel caso di una notifica che richiede anche un pagamento, quale è il caso dei verbali di contravvenzione al codice della strada:

  • produrre documenti in originale nativo digitale, a partire dal software che supporta il comune nello specifico procedimento: non c’è scritto nell’avviso, ma è il primo dei requisiti essenziali;
  • produrre l’avviso di pagamento (e relativa posizione debitoria) pagoPA, a partire dal software che supporta lo specifico procedimento in dialogo con il software del partener tecnologico pagoPA;
  • protocollare gli originali digitali: anche questo non è scritto, ma se non trasferiamo tutti i documenti nell’archivio comunale (il protocollo o sistema di gestione documentale che dir si voglia) creiamo silos non comunicanti di documenti, perdendo la possibilità di documentare i procedimenti. Fra l’altro anche la PND chiede il numero di protocollo prima di prendere in carico un documento da notificare;
  • fascicolare il documento con la giusta logica: nel caso dei verbali del codice della strada, un fascicolo per ogni verbale che poi accoglierà ricorsi, le rinotifiche, le comunicazioni di dati ecc.;
  • collegare il protocollo informatico (e non i singoli gestionali) con la PND per l’invio del documento e la gestione di ricevute e dello stato della notifica;
  • gestire la propagazione dei dati su data e stato della notifica, dal protocollo informatico ai software coinvolti;
  • gestire l’attualizzazione degli importi delle posizioni debitorie gestite con pagoPA a partire dalla data di notifica certa: qui si apre un mondo tutto da esplorare…

Anche se non espresso negli allegati e nella documentazione che riguarda la PND, un ruolo centrale lo assume il protocollo informatico: è questo il componente del sistema informativo comunale che deve essere adeguato per dialogare (fondamentalmente in via esclusiva) con la Piattaforma delle notifiche e con gli altri software comunali, per gestire le rinnovate esigenze di comunicazione e trasmissione di documenti.

Come se non bastasse l’avviso prevede tempi molto stretti per la realizzazione: 90 giorni per contrattualizzare “il” fornitore e 180 giorni dal contratto per completare le attività. In questo caso più che in altri è molto probabile che per raggiungere l’obiettivo sia necessario interagire con più fornitori e farli interagire fra loro. Infatti, con ogni probabilità sarà necessario intervenire come minimo sul protocollo informatico, sul software che supporta il comune nella gestione dei procedimenti interessati e su quello dei pagamenti pagoPA.

L’avviso e la documentazione tecnica

L’avviso completo su padigitale2026.gov.it

Il sito della PND: https://notifichedigitali.pagopa.it/

Manuale operativo e specifiche API (per avvio della notifica e per il controllo del suo avanzamento) si raggiungono dal sito della PND.

La normativa

Istituzione: legge 160 del 2019 (Legge di bilancio), art. 1, c. 402 e seguenti (PDF)

Disciplina: dl 76 del 2020, articolo 26 (GU n.178 del 16-07-2020 – Suppl. Ordinario n. 24, PDF), modificato con dl 77/2021, art. 38 (PDF)

Regolamento: decreto 8 febbraio 2022, n. 58 (Gazzetta ufficiale n. 130 del 6 giugno 2022, PDF)

Ripartizione delle spese: decreto 30 maggio 2022 (Gazzetta Ufficiale n. 180 del 3 agosto 2022, PDF)

Bozza di decreto ministeriale per l’obbligo di comunicazione elettronica con i cittadini (attribuzione di un domicilio digitale a chi non ce l’ha) -Schema-DPCM_CAD.pdf (24o.it)

Immagine di storyset su Freepik

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