L’archivista digitale è attento agli argomenti della trasformazione digitale a cui guarda sempre con l’occhio archivistico della gestione documentale. Il tema del recapito elettronico di documenti è quindi di assoluto interesse. Lo dimostra, da ultimo, il post sulla revisione della posta elettronica certificata PEC secondo le specifiche tecniche REM individuate a livello europeo, realizzato in
Se ne parla dal 1993. In ottobre è apparso sulla Gazzetta ufficiale un decreto ministeriale, che attua una norma del 2016 e fornisce il regolamento di attuazione del fascicolo informatico d’impresa. Non ho resistito alla tentazione di leggerlo e ricostruire la situazione per capirci qualcosa. Cosa contiene il fascicolo Il fascicolo contiene duplicati informatici di
Il dossier, per l’archivistica[1]Una definizione di dossier si trova nel glossario di InterPares: InterPARES 2 Project: Terminology Database., è un’aggregazione di documenti che riguardano uno stesso affare o relativi a una stessa persona, evento, luogo, progetto o altra materia. In buona sostanza, un sinonimo francofono di fascicolo. L’archivistica, però, ha il suo fascino anche nella
Quando un servizio digitale incontra l’imposta di bollo… iniziano i grattacapi. Quando la trasformazione digitale di un processo si trova ad affrontare la questione dell’applicazione dell’imposta di bollo, sotto la forma di marca o contrassegno, il passaggio, apparentemente innocuo, diventa uno scoglio insormontabile che, se va bene, si riesce a circumnavigare a gran fatica. Cerchiamo
La recente notizia della qualificazione da parte dell’Agenzia per l’Italia Digitale del primo gestore di Posta Elettronica Certificata (PEC) che si è adeguato al nuovo standard europeo riaccende l’attenzione sulla PEC e la sua evoluzione in Servizio Elettronico di Recapito Certificato Qualificato (SERCQ), iniziata nel 2018. Con questo post intendo dare un’idea del contesto complessivo
I registri di stato civile sono tradizionalmente un pezzo di documentazione pubblica tanto affascinante quanto importante. Già dal punto di vista simbolico e ideale l’esistenza civile (per l’appunto) di un individuo in seno alla società è sancita dalla sua presenza nei registri. I registri di stato civile (nascita, matrimonio, cittadinanza, morte e, più recentemente, unione
Metto a disposizione un elenco ragionato di riferimenti per orientarsi nella giungla della trasformazione digitale. L’elenco è suddiviso per domini ma, si sa, nella trasformazione digitale non esistono compartimentazioni stagne. Il senso generale, più che avere un link diretto, è avere un’idea del quadro di riferimento dello specifico ambito di trasformazione digitale. Segnalate comunque mancanze,
Fra la disattenzione generale, sul finire di aprile 2024, sono apparse sulla Gazzetta ufficiale le nuove “Linee guida per l’effettuazione dei pagamenti a favore delle pubbliche amministrazioni e dei gestori di pubblici servizi“, che definiscono le regole di cornice per pagamenti elettronici tramite pagoPA verso la pubblica amministrazione. In effetti, nemmeno la società PagoPA spa
Chi frequenta gli argomenti di trasformazione digitale entra in contatto sempre più insistentemente con il concetto di metadato. I metadati, alla fine, sono dati associati a dati. Sono quindi dei dati, come altri, che sono indicati come “meta-” per il semplice fatto di essere abbinati ad altri che, evidentemente, hanno un ruolo preminente nella situazione
A volte basto uno stimolo, una scintilla, per fare un salto di qualità (o, almeno, di livello) nella propria riflessione. In più di un’occasione ho evidenziato come certi interventi di trasformazione digitale siano del tutto dimentichi delle questioni documentali. Essi, spesso, si mostrano anche noncuranti della normativa che – almeno in ambito pubblico – regola
La partecipazione è quella a un concorso pubblico. Il titolo del post riprende un coro da stadio che si usava anni e anni fa, per dileggiare la squadra sconfitta citando ironicamente il motto olimpico. L’argomento, sul quale ritorno dopo un precedente post, è inPA, il portale nazionale del reclutamento del personale della pubblica amministrazione. L’archivista
Mentre preparavo il post sui metodi di autenticazione dei messaggi e-mail e provavo sul campo quanto descritto, mi sono reso conto che l’analisi della voce DNS di un dominio registrato e, in particolare, dei record di tipo TXT[1]Consultare una voce DNS non è un’azione illegale né tantomeno da nerd o da ethical hacker. Basta aprire
Con l’incessante avanzare della trasformazione digitale, scandito da piani triennali, piattaforme abilitanti e avvisi PNRR, sono fiorite e continuano a fiorire nuove tassonomie e categorizzazioni varie. Perché, si sa, l’informatica vive di ordine e predeterminazione. Se poi gli strumenti d’ordine fossero anche coordinati sarebbe meglio. Invece, da più parti si è stigmatizzato che non sempre
Proseguo l’esplorazione nel mondo dell’e-mail per evidenziare le connessioni fra informatica e archivi, la comunanza di esigenze e strumenti. Dopo la connessione con il vincolo archivistico, adesso tocca a integrità e provenienza che, insieme, concorrono all’autenticità o, se si vuole essere più generali all’affidabilità di un documento, cioè al livello di fiducia che vi si
Come raccontano le fonti ufficiali e conferma l’esperienza diretta, da qualche settimana tutte le ricevute dei pagamenti eseguiti tramite pagoPA arrivano su app IO, indipendentemente da come si sia avviato il pagamento. Un’indubbia comodità, ricevute tutte nello stesso posto, al sicuro e a portata di mano. Fra le informazioni contenute nella ricevuta – disponibili sia
Anche le pubbliche amministrazioni possono ricevere notifiche a valore legale tramite SEND – Servizio Notifiche Digitali, la piattaforma nazionale che, di recente avvio, offre a tutte le amministrazioni pubbliche un ulteriore canale, tutto digitale, per notificare atti, avvisi, comunicazioni ecc. Può darsi davvero il caso? Se si pensa a SEND il modello che viene subito
Pochi giorni fa la comunicazione istituzionale ha annunciato i progressi di SEND (il SErvizio Notifiche Digitali, precedentemente noto come PND – Piattaforma Notifiche Digitali). I numeri sono lusinghieri, si parla di 1.921 enti attivi rispetto a una previsione di 800. Certamente, per chi ha pensato, realizzato e messo a disposizione delle pubbliche amministrazioni lo strumento,
Le piattaforme abilitanti sono un elemento chiave della trasformazione digitale della pubblica amministrazione, centrale o locale che sia. Aderirvi non basta, occorre anche sfruttarle al meglio e integrarle sapientemente nei propri processi, eventualmente riadattando questi ultimi. L’adesione alle piattaforme ha quindi bisogno di essere gestita nel tempo, per adattarsi alle esigenze che mutano nel tempo.
Dopo inquadramento, sguardo di massima al contenuto e qualche considerazione sugli aspetti di gestione documentale, prosegue l’analisi delle specifiche per la comunicazione di dati fra soggetti coinvolti nei procedimenti SUAP pubblicato lo scorso dicembre 2023 dal Dipartimento della funzione pubblica, con l’inevitabile contributo dell’AgID (Agenzia per l’Italia Digitale). Qui si tenta di dare qualche indicazione
Prosegue l’analisi delle specifiche tecniche per la digitalizzazione degli sportelli SUAP di cui il Dipartimento della funzione pubblica ha dato notizia lo scorso 7 dicembre 2023, dopo che il decreto di approvazione è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 25 novembre 2023. Qui ho intenzione di approfondire gli aspetti documentali legati agli sportelli unici SUAP
A inizio dicembre 2023, i comuni italiani hanno ricevuto una comunicazione da parte del Dipartimento della funzione pubblica che annuncia grandi rivoluzioni in tema di sportelli unici SUE e SUAP, con la digitalizzazione delle relative procedure organizzata su scala nazionale. Di cosa si tratta? Cosa attende i comuni? Come organizzarsi? Come finanziare gli adeguamenti necessari?
Non è mistero che, per me – e dovrebbe essere chiaro –, la bussola della trasformazione digitale è la gestione documentale e, di conseguenza, il cuore del back-office della pubblica amministrazione che si trasforma è il sistema di gestione documentale. Riporto, parzialmente rielaborato, un passaggio del mio intervento all’OPENSIPADAY, tenutosi a Bologna lo scorso 12
Il vincolo archivistico, per semplificare il racconto che ne ha fatto Giorgio Cencetti nel secolo scorso è, da una parte, il legame che si crea fra il complesso documentario e le funzioni svolte dal soggetto produttore dell’archivio (per esempio, difficilmente troveremmo un registro di matrimoni nell’archivio di un’impresa del settore alimentare). Dall’altra parte il vincolo
Dopo alcuni post su Linkedin prosegue l’esplorazione della PDND, fra esperimenti diretti e osservazione dal vivo. INAD, ANPR e i servizi elaborati da qualche comune pioniere. Cosa ci attende a medio-lungo termine?
Cittadini, professionisti e enti di diritto privato non registrati, possono iscrivere il loro domicilio digitale nel neonato INAD, l’indice dei domicili digitali. SI propone qualche spunto per l’uso di INAD e dintorni dalla prospettiva del cittadino.
Il 6 giugno 2023 è arrivato INAD, , l’Indice nazionale dei domicili digitali. Dal 6 luglio sarà consultabile a tutti. Vediamo le novità e gli adeguamenti necessari lato pubblica amministrazione per utilizzarlo al meglio.
Riporto di seguito, rielaborato e ampliato nelle premesse, il mio intervento al talk “Una rete di competenze: il Responsabile della Gestione documentale tra profilo tecnico e capacità organizzativa“ durante l’ultima edizione di ForumPA a Roma, lo scorso 18 maggio 2023. L’evento aveva lo scopo anche di rilanciare l’iniziativa dell’Associazione Nazionale Archivistica Italiana (ANAI), di dare
Il nuovo Codice dei contratti dispone la completa digitalizzazione del ciclo di vita dei contratti. L’AgID sta studiando e discutendo con gli stakeholder le regole tecniche. La gestione documentale, nonostante tutto, continua ad essere negletta. Propongo qualche spunto per iniziare lo studio e intervenire costruttivamente nel dibattito.
Fra le proposte per diventare erogatori di e-service nella PDND anche quella di aprire la consultazione dei fascicoli alle amministrazione che partecipano al procedimento. Finalmente! Il prerequisito dimenticato: adeguarsi ai metadati dell’allegato 5 delle linee guida sul documento. Altrimenti si va poco lontano.
L’AgID ha annunciato la revisione delle regole del protocollo interoperabile (segnatura XML) per passare a tecnologia REST. C’è da sperare che la revisione non si limiti alla tecnologia usata, ma che corregga anche alcune imperfezioni e, soprattutto, dia qualche risposta alle esigenze di interoperabilità interna verso i sistemi di gestione documentale. Lo chiede chi opera sul campo, una comunità pronta a contribuire.
Torno sul tema d’attualità delle scelte logico-architetturali dell’implementazione della Piattaforma notifiche digitali (PND) nel sistema informativo di un ente pubblico (diciamo pure un comune). Ripeto un concetto già espresso: non si tratta di aggiungere un pezzo al sistema ma di adeguare un intero processo, che produce documenti, un debito da pagare e un’esigenza di notifica
La notifica di un documento è solo una fra le ultime di una serie di attività fra loro collegate. Se ci concentriamo sulla materialità: si parte con la composizione e formazione di un documento nativo digitale a norma[1]La norma sarebbe il CAD – Codice dell’amministrazione digitale (d.lgs 82/2005), il codice civile, le linee guida sul
Ho già trattato della disaffezione verso la gestione documentale, che tradisce la mancata percezione dell’utilità degli archivi e del loro contenuto, in un precedente post. L’arco che collega i Savoia fino al letterario Ispettore Coliandro offre una prospettiva storico-diacronica sulla scarsa attenzione riservata all’archivio, soprattutto nella sua fase corrente. Qui, invece, andiamo nell’attualità più concreta,
A breve anche i comuni dovranno adottare inPA come portale unico di pubblicità e accesso a concorsi e selezione del personale. Lo conferma, di riflesso, anche la comunicazione ricevuta dal Dipartimento della Trasformazione Digitale (DTD) che informa che le candidature all’avviso PNRR misura 1.4.1 che contemplano i concorsi online come servizio da esporre alla cittadinanza
In occasione della “proroga” dell’avviso PNRR 1.4.5 per la Piattaforma Notifiche Digitali, qualche indicazione per aggiustare il tiro della sua implementazione.
Si è conclusa di recente la miniserie di webinar dedicata alla gestione documentale come filo conduttore per la realizzazione degli interventi PNRR per la trasformazione digitale dei comuni italiani. L’idea era nata estemporanea verso metà febbraio a Sergio Sette, mentre ci scambiavamo qualche impressione sulle proposte del mercato per l’implementazione della Piattaforma notifiche digitali, quasi
I Comuni (e non solo) sono tenuti a comunicare periodicamente all’INPS i dati relativi alle prestazioni sociali e alle agevolazioni che hanno erogato sulla base della situazione ISEE di un cittadino. Lo stabilisce il decreto 8 marzo 2013 del Ministero del lavoro e delle politiche sociali. Al decreto è allegata la tabella delle prestazioni oggetto
Le nuove SANP 3.3.1 di pagoPA risolvono il problema di avviare un pagamento pagoPA direttamente da un servizio online, secondo delle regole standard. Vediamo come funziona, anche con un esperimento reale per vedere se davvero è così semplice come pare.
Non ci sono documenti senza dati e non ci sono dati (attendibili) senza documenti. Questo per giustificare la presenza della Piattaforma Digitale Nazionale Dati (PDND) in un blog che, dal nome intenderebbe trattare di archivi e quindi di documenti (digitali ma anche non). Del resto, per formare un documento informatico, recuperare dati da una o
In due precedenti post ho dato conto delle prime impressioni a caldo dopo l’uscita dell’avviso PNRR che finanzia l’adesione dei comuni alla PND e condiviso alcune considerazioni più estese sulle corrette logiche per implementarla. Per dare concretezza alle considerazioni condivise, propongo di seguito uno schema di integrazione con descrizione del flusso ipotetico che potrebbe seguire
Alcune osservazioni sulle scelte da fare per una corretta implementazione della Piattaforma Notifiche Digitali (PND) nel sistema informativo comunale. Occorre integrare il protocollo informatico, non i singoli applicativi verticali.
Ripropongo alcune note sulla Piattaforma Notifiche Digitali (PND) scritte poco dopo la pubblicazione del relativo avviso PNRR a cura del Dipartimento per la Trasformazione Digitale. Le note contengono anche indicazioni preliminari su requisiti e logiche per implementare la PND nel sistema informativo locale delle pubbliche amministrazioni.
Da un annuncio di lavoro lo spunto per qualche riflessione su come anche le scelte linguistiche possano incidere sulla percezione della professione di archivista.
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