Non è mistero che, per me – e dovrebbe essere chiaro –, la bussola della trasformazione digitale è la gestione documentale e, di conseguenza, il cuore del back-office della pubblica amministrazione che si trasforma è il sistema di gestione documentale. Riporto, parzialmente rielaborato, un passaggio del mio intervento all’OPENSIPADAY, tenutosi a Bologna lo scorso 12
Il vincolo archivistico, per semplificare il racconto che ne ha fatto Giorgio Cencetti nel secolo scorso è, da una parte, il legame che si crea fra il complesso documentario e le funzioni svolte dal soggetto produttore dell’archivio (per esempio, difficilmente troveremmo un registro di matrimoni nell’archivio di un’impresa del settore alimentare). Dall’altra parte il vincolo
Dopo alcuni post su Linkedin prosegue l’esplorazione della PDND, fra esperimenti diretti e osservazione dal vivo. INAD, ANPR e i servizi elaborati da qualche comune pioniere. Cosa ci attende a medio-lungo termine?
Cittadini, professionisti e enti di diritto privato non registrati, possono iscrivere il loro domicilio digitale nel neonato INAD, l’indice dei domicili digitali. SI propone qualche spunto per l’uso di INAD e dintorni dalla prospettiva del cittadino.
Il 6 giugno 2023 è arrivato INAD, , l’Indice nazionale dei domicili digitali. Dal 6 luglio sarà consultabile a tutti. Vediamo le novità e gli adeguamenti necessari lato pubblica amministrazione per utilizzarlo al meglio.
Riporto di seguito, rielaborato e ampliato nelle premesse, il mio intervento al talk “Una rete di competenze: il Responsabile della Gestione documentale tra profilo tecnico e capacità organizzativa“ durante l’ultima edizione di ForumPA a Roma, lo scorso 18 maggio 2023. L’evento aveva lo scopo anche di rilanciare l’iniziativa dell’Associazione Nazionale Archivistica Italiana (ANAI), di dare
Il nuovo Codice dei contratti dispone la completa digitalizzazione del ciclo di vita dei contratti. L’AgID sta studiando e discutendo con gli stakeholder le regole tecniche. La gestione documentale, nonostante tutto, continua ad essere negletta. Propongo qualche spunto per iniziare lo studio e intervenire costruttivamente nel dibattito.
Fra le proposte per diventare erogatori di e-service nella PDND anche quella di aprire la consultazione dei fascicoli alle amministrazione che partecipano al procedimento. Finalmente! Il prerequisito dimenticato: adeguarsi ai metadati dell’allegato 5 delle linee guida sul documento. Altrimenti si va poco lontano.
L’AgID ha annunciato la revisione delle regole del protocollo interoperabile (segnatura XML) per passare a tecnologia REST. C’è da sperare che la revisione non si limiti alla tecnologia usata, ma che corregga anche alcune imperfezioni e, soprattutto, dia qualche risposta alle esigenze di interoperabilità interna verso i sistemi di gestione documentale. Lo chiede chi opera sul campo, una comunità pronta a contribuire.
Torno sul tema d’attualità delle scelte logico-architetturali dell’implementazione della Piattaforma notifiche digitali (PND) nel sistema informativo di un ente pubblico (diciamo pure un comune). Ripeto un concetto già espresso: non si tratta di aggiungere un pezzo al sistema ma di adeguare un intero processo, che produce documenti, un debito da pagare e un’esigenza di notifica
La notifica di un documento è solo una fra le ultime di una serie di attività fra loro collegate. Se ci concentriamo sulla materialità: si parte con la composizione e formazione di un documento nativo digitale a norma[1]La norma sarebbe il CAD – Codice dell’amministrazione digitale (d.lgs 82/2005), il codice civile, le linee guida sul
Ho già trattato della disaffezione verso la gestione documentale, che tradisce la mancata percezione dell’utilità degli archivi e del loro contenuto, in un precedente post. L’arco che collega i Savoia fino al letterario Ispettore Coliandro offre una prospettiva storico-diacronica sulla scarsa attenzione riservata all’archivio, soprattutto nella sua fase corrente. Qui, invece, andiamo nell’attualità più concreta,
A breve anche i comuni dovranno adottare inPA come portale unico di pubblicità e accesso a concorsi e selezione del personale. Lo conferma, di riflesso, anche la comunicazione ricevuta dal Dipartimento della Trasformazione Digitale (DTD) che informa che le candidature all’avviso PNRR misura 1.4.1 che contemplano i concorsi online come servizio da esporre alla cittadinanza
In occasione della “proroga” dell’avviso PNRR 1.4.5 per la Piattaforma Notifiche Digitali, qualche indicazione per aggiustare il tiro della sua implementazione.
Si è conclusa di recente la miniserie di webinar dedicata alla gestione documentale come filo conduttore per la realizzazione degli interventi PNRR per la trasformazione digitale dei comuni italiani. L’idea era nata estemporanea verso metà febbraio a Sergio Sette, mentre ci scambiavamo qualche impressione sulle proposte del mercato per l’implementazione della Piattaforma notifiche digitali, quasi
I Comuni (e non solo) sono tenuti a comunicare periodicamente all’INPS i dati relativi alle prestazioni sociali e alle agevolazioni che hanno erogato sulla base della situazione ISEE di un cittadino. Lo stabilisce il decreto 8 marzo 2013 del Ministero del lavoro e delle politiche sociali. Al decreto è allegata la tabella delle prestazioni oggetto
Le nuove SANP 3.3.1 di pagoPA risolvono il problema di avviare un pagamento pagoPA direttamente da un servizio online, secondo delle regole standard. Vediamo come funziona, anche con un esperimento reale per vedere se davvero è così semplice come pare.
Non ci sono documenti senza dati e non ci sono dati (attendibili) senza documenti. Questo per giustificare la presenza della Piattaforma Digitale Nazionale Dati (PDND) in un blog che, dal nome intenderebbe trattare di archivi e quindi di documenti (digitali ma anche non). Del resto, per formare un documento informatico, recuperare dati da una o
In due precedenti post ho dato conto delle prime impressioni a caldo dopo l’uscita dell’avviso PNRR che finanzia l’adesione dei comuni alla PND e condiviso alcune considerazioni più estese sulle corrette logiche per implementarla. Per dare concretezza alle considerazioni condivise, propongo di seguito uno schema di integrazione con descrizione del flusso ipotetico che potrebbe seguire
Alcune osservazioni sulle scelte da fare per una corretta implementazione della Piattaforma Notifiche Digitali (PND) nel sistema informativo comunale. Occorre integrare il protocollo informatico, non i singoli applicativi verticali.
Ripropongo alcune note sulla Piattaforma Notifiche Digitali (PND) scritte poco dopo la pubblicazione del relativo avviso PNRR a cura del Dipartimento per la Trasformazione Digitale. Le note contengono anche indicazioni preliminari su requisiti e logiche per implementare la PND nel sistema informativo locale delle pubbliche amministrazioni.
Da un annuncio di lavoro lo spunto per qualche riflessione su come anche le scelte linguistiche possano incidere sulla percezione della professione di archivista.
Una suggestione di percorso, a uso dei comuni, da intraprendere per gestire la transizione digitale in forma associata traendo beneficio dai contributi del PNRR.
Come mai alcune istituzioni non percepiscono il valore dei propri archivi e l’importanza della gestione documentale? Nessuna risposta ma il problema corre attraverso i secoli, dai Savoia all’ispettore Coliandro.
Pòle la casella PEC rifiutare le e-mail ordinarie? NO! S’apre i’ dibattito. Vengo subito al perché di un no così netto a un problema annoso. Semplicemente ritengo che inibire la ricezione di messaggi non certificati sull’indirizzo istituzionale di un ente pubblico mortifichi il “diritto all’uso delle tecnologie”[1]Principio generale sancito dall’articolo 3 del d.lgs 82/2005 (CAD
Eccoci al terzo, conclusivo, capitolo della saga sulla segnatura XML, che fa anche da sequel (o remake) al precedente articolo a tema segnatura interoperabile. Lo scenario d’uso è quello di un software gestionale o di un servizio online (un software di gare telematiche, un servizio di iscrizione all’asilo nido) che forma o riceve un documento
Dopo aver visto il processo complessivo della firma digitale, entriamo nel dettaglio di alcune tecniche, per comprendere nomi e differenze fra modalità di firma.
Vediamo come funziona una firma digitale, cosa di matematico c’è sotto e quali sono gli aspetti aggiuntivi (organizzativi e legali) che la rendono affidabile e sicura. Firma digitale e crittografia.
Nei comuni italiani un sogno proibito ricorre con insistenza: digitalizzare le pratiche edilizie conservate in archivio su supporto cartaceo. Diversamente da altra documentazione, le pratiche edilizie non diventano di fatto documentazione storica, sottratta all’uso amministrativo corrente, perché tutte le pratiche edilizie e di urbanistica sono continuamente utili nell’attività di controllo del territorio alla quale i
L’argomento è del tutto pratico. Nella vita d’ufficio (ma anche fuori ufficio) capita che serva una “copia conforme” o “autentica”. A conti fatti, in un mondo documentale ibrido cartaceo-digitale, ci sono quattro casi possibili con altrettanti riferimenti normativi. Copia analogica Copia digitale Originale analogico dpr 445/2000, art. 18 d.lgs 82/2005, art. 22linee guida sul documento
Partiamo da Bonaini e dal metodo storico per evidenziare la centralità della gestione documentale (records management, cura dell’archivio corrente) anche in prospettiva storica. Bonaini sembra quasi dirci “Archivisti, siate records manager”
Prosegue il viaggio nella segnatura XML. Scopriamo come usarla per spostare file di grandi dimensioni fra pubbliche amministrazioni ma anche da e verso privati.
La segnatura XML è una convenzione fra pubbliche amministrazioni che intendono scambiarsi comunicazioni. Eppure la segnatura XML veicola informazioni di contesto utilissime anche per destinatari privati. Usarla e renderla intellegibile anche a questi destinatari sarebbe fondamentale per tutelare il contesto archivistico dei documenti.
parlaConIO è una suite di script in Python che consente di dialogare efficacemente con il server di app IO e mandare messaggi a partire da dati contenuti in file CSV. Vediamo la sua storia, i suoi pregi e i suoi limiti.
Chi volesse sostenere che la tassonomia dei servizi di incasso pagoPA è indecorosa non faticherebbe a trovare argomenti a favore della sua tesi tranchante. Il rigore, per una tassonomia e non solo, dovrebbe essere la cifra essenziale. Ci si attenderebbe un livello di osservazione generale e astratto, senza sovrapposizioni, con livelli gerarchici ben individuati. Per
I bandi PNRR per il digitale portano soldi, e non pochi, ma da soli non riescono a garantire qualità e miglioramento nell’amministrazione digitale. In questo caso più che mai, la riuscita finale dipende dalla capacità di chi partecipa all’avviso. Vediamo come progettare interventi di trasformazione e attirare i contributi PNRR per generare valore concreto e
L’apparato normativo che l’Agenzia per l’Italia Digitale mette a disposizione dei sistemi di gestione informatica dei documenti prevede da tempo (almeno dal 2013, anno di pubblicazione della circolare n. 60) ausili tecnologici per la trasmissione di documenti fra pubbliche amministrazioni. SI tratta appunto delle regole per l’interoperabilità di protocollo, delle quali la cosiddetta segnatura (il
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo (poco e spesso indipendentemente dalla nostra volontà) tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni (principalmente i video incorporati nelle pagine).
Funzionale
Sempre attivo
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. Il sito utilizza un sistema di statistiche delle visite che non memorizza cookie sui dispostivi dei visitatori.L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing (e YouTube)
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.